Nel 1968 la
società O.M.B.B. acquista un vasto terreno con
l'obiettivo di costruire un capannone industriale.
Il
progetto rappresenta la realizzazione del sogno di
tutta una vita di un uomo autodidatta, ma con una
grande passione per la meccanica e le macchine e dal
carattere caparbio e tenace.
Si
tratta di un terreno situato in una bellissima zona
collinare adiacente ad una importante strada statale
e, anche se nel tempo una parte viene venduta per
finanziare il progetto, rimane un'area di circa
44.000,00 mq.
La vasta
esperienza del legale rappresentante della Società,
la perfetta conoscenza dei materiali, delle macchine
industriali e dei sistemi di lavorazione
costituiscono il patrimonio di conoscenza che
supporta il progetto e l'input decisivo.
La società
investe tutto quello che possiede e, con
regolare licenza edilizia, inizia la costruzione
di quel capannone di ferro, frutto di un abile
lavoro manuale, che ancora adesso rappresenta un
prezioso esempio di archeologia industriale.
Passano molti
anni, Luigi e Angelo continuano a lavorare la
parte coltivabile e nel 1995 viene presentato
un progetto per ultimazione del capannone e
tamponamento, ma nessuna risposta definitiva
arriverà mai.
Si continuerà
la corrispondenza con i vari Sindaci che si
alternano alla guida del Comune di Sona ma la
situazione rimarrà invariata.
A 85 anni nel
2005, l’amministratore della Società decide che
è ora di abbandonare questo mondo e si porta via
il suo sogno.
Però un nuovo
capitolo ancora più difficile e ingiusto si
preparava ad essere scritto …. infatti una
brutta sorpresa attendeva i figli eredi del
defunto amministratore.
Fatte le
verifiche al momento della successione veniva
scoperto che qualcuno, in modo fraudolento,
senza che i diretti interessati ne fossero
venuti a conoscenza, aveva ottenuto in 11 mesi,
la proprietà per usucapione.
Molto ci
sarebbe da aggiungere ma ci limitiamo a dire che
attendiamo ancora dopo 12 anni di conoscere la
fine ultima della vicenda.